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Al via la Patente Europea, ma solo dal 2013

Arriva la patente europea, unica per tutti i paesi della comunità. Ma solo per chi sosterrà l’esame dal 2013, mentre tutti gli altri potranno mantenere il proprio vecchio documento. Per chi temesse di soffrire di nostalgia del vecchio documento telato rosa, niente paura: potrà esibirlo fino al 2032, data alla quale la patente europeo dovrebbe diventare davvero unica per tutti.

Dopo due anni di negoziati difficili e sofferti, i ministri dei Trasporti dei Venticinque oggi a Bruxelles sono comunque riusciti a trovare un accordo sulla direttiva che istituisce una patente di guida comune per automobilisti, motociclisti, e camionisti dell’Ue, presentata dallo stesso esecutivo comunitario nel 2003. La normativa, che dovrà adesso al vaglio dell’Europarlamento (non sono previsti particolari intoppi), stabilisce regole comuni per facilitare “il libero movimento dei conducenti nell’Unione Europea, impedire falsificazioni nel momento in cui le patenti di guida vengono usate come documenti di identificazione e migliorare la sicurezza stradale”.

Il nuovo documento avrà l’aspetto di un badge, con un formato simile a quello delle carte di credito e sostituirà gli oltre 110 diversi modelli di patente attualmente in circolazione nei Venticinque. Le nuove regole stabiliscono inoltre “standard minimi” per gli esaminatori che rilasciano il prezioso documento rosa.


“La patente unica – ha affermato a Bruxelles il commissario ai Trasporti Jacques Barrot – è un atto di cittadinanza europea, una misura di importanza vitale per la sicurezza sulle strade e per la lotta contro le frodi”. Viaggiare in Europa, ha proseguito, “sarà più facile e saranno eliminati gli ostacoli burocratici. Tutti i conducenti avranno patenti chiare e moderne che saranno accettate in tutti gli stati membri”. Secondo la presidenza austriaca dell’Ue, le nuove patenti permetteranno di “rafforzare la cooperazione per impedire ai conducenti ai quali la patente è stata ritirata in un determinato paese, di chiederne una nuova in un altro paese”, il cosiddetto fenomeno del ‘turismo delle patenti’ diffusissimo tra i Venticinque. Proprio a questo scopo, sarà istituita una rete Ue per lo scambio dei dati.

Secondo le nuove regole decise a Bruxelles, le patenti per la guida di automobili e motociclette avranno una validità di 10 anni, che le singole capitali Ue potranno prolungare fino a 15 anni con la facoltà di prevedere una visita medica, mentre per i mezzi pesanti il rinnovo dovrà essere fatto ogni 5 anni. Un fatto importante, soprattutto per paesi come Germania, Austria, Belgio e Francia per i quali finora la licenza di guida è concessa una volta per tutte e per tutta la vita. Non a caso, proprio questi paesi erano tra quelli che più avevano opposto resistenza alla nuova normativa.

Per i rinnovi, comunque, gli europei non dovranno sostenere nuovamente l’esame di guida, come accade già in Italia, ma semplicemente aggiornare i dati amministrativi, in particolare, applicando una foto recente sul documento. Il ministro dei Trasporti austriaco e presidente di turno dell’Ue, Hubert Gorbach, a Bruxelles ha infine sottolineato la gradualità con la quale verranno concesse le patenti per guidare moto di grande cilindrata.

“I motociclisti – ha ricordato – sono i soli a registrare un incremento degli incidenti mortali” nel Vecchio Continente. L’accordo di oggi, ha proseguito, “prevede l’introduzione di una patente per i motocicli e stabilisce il principio dell’accesso graduale alle motociclette di maggiori dimensioni e cilindrata superiore che sarà possibile soltanto a partire dai 24 anni di età e dopo aver superato un esame teorico e pratico”. I centauri che vorranno scorrazzare su motociclette più potenti prima di aver raggiunto l’età stabilita dovranno avere almeno 2 anni di esperienza su modelli meno potenti.

Fonte: Repubblica – 27 marzo 2006

 
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